Preparazione
La materia prima per la produzione della calce è il calcare, una roccia sedimentaria ricca di carbonato di calcio ( CaCO3 ) che viene estratta da apposite cave.

Le Dolomiti sono storicamente e geologicamente ricche in questo senso. Può essere usato anche marmo o altri minerali.

calcareIl materiale, grossolanamente frantumato, è introdotto in appositi forni o fornaci dove viene riscaldato a 800-1200° per decine di ore. In questa fase avviene un reazione chimica che porta alla liberazione di anidride carbonica e produzione dell'ossido di calce:
    CaCO3 -> CaO + CO2
Four chauxDopo la cottura i frammenti di pietra riducono il loro peso di circa un terzo a causa degli atomi di carbonio e ossigeno perduti, ed assumono una consistenza porosa. Esse costituiscono la calce viva che, commercializzata così com'è oppure ridotta in polvere, deve essere conservata in recipienti perfettamente ermetici, poiché è molto igroscopica.

Per ottenere la calce definitiva, o calce spenta, il materiale viene immerso in vasche piene d'acqua dove avviene una reazione di idratazione, accompagnata da un violento rilascio di calore che frantuma le pietre (la procedura è detta spegnimento):
    CaO + H2O -> Ca(OH)2
Il materiale che non ha reagito durante la cottura rimane sul fondo della vasca, mentre la calce in sospensione (grassello di calce) viene prelevata per mezzo di un canale comunicante con una vasca di raccolta. La miscela acquosa ottenuta può essere utilizzata subito in cantiere oppure può essere imballata in sacchi ermetici e conservata per anni. L'acqua che si separa dalla miscela è detta latte di calce.
La calce idraulica è preparata a partire da roccia calcarea ricca di silicati e composti dell'alluminio e del magnesio.
Il nome deriva dal fatto che, differenza della calce normale, è in grado di fare presa in poche ore anche a contatto con l'acqua.