La malta di cocciopesto, oltre a una notevole durabilità e resistenza possiede altre caratteristiche come la bassa permeabilità all’acqua.
Infatti, se opportunamente lavorato può essere completamente idrorepellente e applicato in ambienti a contatto con acqua, come ad esempio nei bagni.
Per queste sue caratteristiche, durante l’impero romano fu impiegato nelle cisterne e acquedotti dell’impero.

«La calce diventa migliore di tempo in tempo e più perfetta, però mista con materie amiche, come i granzioli di coppo pesto o di scagli o simiglianti, allora fa una presa grandissima nelle mura e particolarmente negl’intonaci».

Così lo Scamozzi definisce le due materie, calce e cocciopesto, ‘materie amiche’. Mettere assieme calce e cocciopesto significa conferire alle malte, composte con questi due materiali, un carattere di idraulicità che altrimenti non si avrebbe usando le comuni sabbie in luogo del cocciopesto.